Endometriosi a tavola

16.05.2023

Conosci la parola endometriosi?

Lo sapevi che l'endometriosi è una malattia cronica? E che il 30-50% delle donne in età fertile ne sono affette? Lo sapevi che può causare forti dolori, tanto intensi che possono rendere difficile anche alzarsi dal letto al mattino?

E lo sapevi che l'alimentazione può essere un aiuto?

MA PARTIAMO DAL PRINCIPIO: CHE COS'È L'ENDOMETRIO?

L'utero, l'organo al cui interno avviene la gravidanza, è formato da una cavità che permette l'annidamento. Questa cavità è "tappezzata" da un tessuto chiamato endometrio, la "culla" preparata dall'utero ogni mese per l'arrivo di un possibile embrione. Durante il ciclo mestruale l'endometrio va incontro a una serie di cambiamenti che possiamo organizzare in 3 fasi: la fase mestruale, quando si disgrega per esser sostituito da uno nuovo, la fase follicolare o preovulatoria nella quale prolifera e la fase lutea o postovulatoria dove raggiunge lo stato adeguato per permettere l'annidamento.

Quindi l'endometrio si forma ogni mese per ospitare l'embrione in caso di avvenuta fecondazione. Se la fecondazione non avviene l'endometrio si sfalda e viene eliminato con la mestruazione. E così via, l'endometrio si forma e si sfalda ogni mese. Il tutto viene orchestrato dagli ormoni.

Ogni tanto questo meccanismo non funziona correttamente per cui può succedere che l'endometrio inzi a crescere anche al di fuori della sede uterina. In questo caso si parla di ENDOMETRIOSI. L'aberrazione è prevalentemente a localizzazione ovarica, ma non solo: l'endometrio può andare a localizzarsi anche a livello delle tube, nell'intestino, nei polmoni... L'eventuale tessuto endometriale nella sede sbagliata agisce proprio come il tessuto endometriale nell'utero: cresce e sanguina ogni mese con il ciclo mestruale.

L'endometriosi è una condizione che può riguardare la donna già dalla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla per tutta la vita fertile. 

UNA MALATTIA INVALIDANTE

In alcuni casi l'endometriosi è asintomatica. Quando sintomatica i dolori possono essere invalidanti!

I principali sintomi che colpiscono le donne affette da endometriosi sono:

  • Dolore pelvico: un dolore che si articola nella parte bassa del tronco;
  • Dismenorrea: forte dolore mestruale.

Il forte dolore mestruale non è una condizione fisiologica del ciclo femminile e non bisogna credere che sia la norma!

  • Dispareunia: dolore che si avverte durante i rapporti sessuali;
  • Disagio rettale: la sintomatologia dolorosa è riferita alla defecazione.

È proprio il dolore il primo campanello di allarme che dovrebbe indurci a fare ulteriori aggiornamenti.

CURE

In alcuni casi l'endometriosi regredisce spontaneamente, mentre in altri casi è necessario agire con farmaci o con terapia chirurgica. La terapia farmacologica è principalmente volta ad inibire l'ovulazione, così da evitare i sintomi legati allo sfaldamento dell'endometrio: non di rado viene prescritta la pillola anticoncezionale proprio per questo motivo; a volte si arriva anche a suggerire l'induzione precoce della menopausa.

Alle terapie di elezione è possibile associare delle terapie alternative: omeopatia, agopuntura, osteopatia… e la dietoterapia che possono agire riducendo la sintomatologia.

ALIMENTAZIONE E ENDOMETRIOSI: COSA SI PUO' FARE?

Come dicevamo prima l'endometriosi è una malattia cronica, invalidante che è caratterizzata dalla crescita di endometrio in sede extra uterina. La crescita di questo tessuto al di fuori della sua sede fisiologica causa infiammazione! Inoltre l'endometriosi si associa frequentemente a sintomi che sono simili a quelli del colon irritabile: stipsi alternata a dissenteria, meteorismo, gonfiore e distensione addominale.

Da un punto di vista alimentare, cosa si può fare? La dieta per l'endometriosi ha essenzialmente tre scorpi:

  • Ridurre la risposta infiammatoria
  • Migliorare i sintomi intestinali
  • Ri-bilanciare gli ormoni

Cosa aumentare:

  • Si consiglia di aumentare l'assunzione di fibre anche del 20-30% al fine di migliorare la funzionalità intestinale. Quindi la dieta dovrebbe essere più ricca di:

+ Verdure

+ Cereali integrali

+ Legumi

+ Frutta

+ Semi oleosi

  • Aumentare l'assunzione di alimenti ricchi di omega 3 e acidi grassi mono e poli-insaturi che riducono l'infiammazione.

+ Pesce azzurro

+ Tonno e salmone

+ Olio extra vergine di oliva

+ Frutta secca: noci, nocciole, mandorle, pistacchi, noci pecan…

+ Avocado

+ Semi oleosi: in particolare semi di chia e semi di lino

Cosa ridurre

  • Carne rossa
  • Latticini
  • Glutine, in particolare si consiglia di ridurre il consumo di grano prediligendo il consumo di cereali antichi come orzo e farro

Cosa evitare

È bene evitare il consumo di alimenti che aumentano la risposta infiammatoria in particolare:

  • Alimenti industriali come merendine, patatine…
  • Alcool
  • Caffeina
  • Prodotti caseari e carne da allevamento non controllato: per l'elevato contenuto di ormoni e antibiotici
  • Grassi saturi: burro, strutto, lardo
  • Zucchero
  • Dolci
  • Prodotti da farine raffinate